28.09.12
a fine mattino consegna, stampa e allestimento tavolata con mostra dei 9 progetti per una presentazione e scambio di opinioni con: Jaap Schoufour del Comune di Amsterdam, Paolo Del Nero Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro della Provincia di Milano, Ada Lucia De Cesaris Assessore Urbanistica del Comune di Milano , Edoardo Marini Assessore all’Urbanistica del Comune di Sesto San Giovanni, alcuni tecnici dell’Assessorato al Commercio del Comune di Milano, l’ing. Mirko Maronati di SOGEMI, alcuni consiglieri delle zone e diversi skaters, studenti, abitanti e associazioni locali.
28 Settembre | ore 18.00-20.00
SEMINARIO INTERNAZIONALE
STRUMENTI PER LE POLITICHE PUBBLICHE DI RIUSO TEMPORANEO
/ tools for temporary reuse public policy
Sede: spazio patio, Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano | Via Ampère 2, MM PIOLA
Jaap Schoufour, Bureau Broedplaatsen Amsterdam (Sportello Incubatori di creatività del Comune di Amsterdam)
Introduce: Isabella Inti, DiAP Politecnico di Milano e ass. temporiuso.net
TAVOLA ROTONDA
Modera: Piergiorgio Monaci, Direttore di Progetto Area Metropolitana e Municipalità del Comune di Milano
- Paolo Giovanni Del Nero, Assessore Sviluppo economico, Formazione e Lavoro della Provincia di Milano
- Ada Lucia De Cesaris, Assessore Urbanistica ed Edilizia Privata, Comune di Milano
- Edoardo Marini, Assessore Urbanistica Comune di Sesto San Giovanni
- MilanoSport
- Mirko Maronati, SOGEMI
- Chiara Pirovano, WWF Italia
- Claudio Bossi, La Cordata
- Made in Mage ,Lorenza Salati, Costantino Bonggiorno, Roger
Rinfresco per i partecipanti con i prodotti biologici di AIAB-Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica
mentre discutevamo durante il seminario e la tavola rotonda , il TG1 ne parlava con un bel servizio della giornalista Federica Balestrieri
e per 3 ore la sera 20.30-23.30 , grazie alla collaborazione di MilanoSport (http://www.milanosport.it/) abbiamo riaperto la Piscina estiva Romano per ospitare: MILANO UP mostra fotografica di Giovanni Hänninen a cura di Arianna Rinaldo e le videoproiezioni CICLI INDECISI del collettivo Spazi Indecisi (Forlì). Infine “ultima cena” nel patio con i buonissimi piatti di AIAB e djset a cura di elita http://www.elitamilano.org/ (mai l’architettura di Viganò ha vibrato tanto!).
27.09.12
ore 12.30 -14
PRANZO PUBBLICO ! Public lunch! Almuerzo publico! عشاء العام
mercato rionale Montegani | Via Montegani 35 | MM Abbiategrasso
prima azione urbana a cura del gruppo comunicazione guidato dall’artista Elena Mocchetti di Hors Commerce. Dopo aver parlato con i produttori e commercianti del Mercato rionale Montegani, aver rilevato diversi spazi commerciali vuoti, gli studenti hanno ripulito gli spazi e organizzato un pranzo pubblico.
Ecco il menù e su richiesta degli stessi commercianti ci cercherà di riproporre l’evento con una certa regolarità, come start-up per un progetto + ampio e duraturo.
27 Settembre | ore 18.00-20.00
LEZIONE APERTA
VUOTI COME BENI COMUNI E CATALIZZATORI DI CITTA’
/ Voids as commond goods and urban catalyst
Sede: Spazio Patio, Facoltà di Architettura e Società, Politecnico di Milano | via Ampère 2 | MM Piola
JaninWalter, Urban Catalyst-studio, Berlin
Introduce: Giulia Cantaluppi, ass. temporiuso.net
TAVOLA ROTONDA
Modera: Renato Galliano, Direttore Settore Innovazione Economica e Università, Comune di Milano
Chiara Bisconti, Assessore al Benessere, Qualità della vita, Sport e Tempo libero, Comune di Milano
Dario Parravicini, Direttore Settore Sviluppo economico della Provincia di Milano
Cristina Bianchetti, DIST, Politecnico di Torino
Emanuele Patti, Arci Milano
Lorenzo Castellini, esterni
Claudio Farina, Manifetso 2020, Trieste
Giacomo Zaganelli,esibisco , Firenze/Berlin
Nicola Ciancio, Ex Voto
Avril Accolla, Design for All
Anna Vasta, Connecting Cultures
Rinfresco per i partecipanti con i prodotti biologici di AIAB-Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica
i siti delle realtà ed esperti intervenuti:
http://www.urbancatalyst.net/ | http://territoridellacondivisione.wordpress.com/ | http://www.arcimilano.it/ | http://www.esterni.org/ita/home/ | http://www.manifetso2020.com/M2020PROVA/M2020_HOME.html | http://www.esibisco.com/?page_id=1332 | http://exvotox.wordpress.com/about/ | http://www.avrildesign.com/en/news.html?tags=design | http://www.connectingcultures.info/
26.09.12
26 Settembre | ore 18.00-20.00
LEZIONE APERTA
COME SI RIATTIVANO SPAZI IN ABBANDONO? PROGETTI E STRATEGIE D’INTERVENTO
/ how to reactivate abandoned spaces? projects and intervention strategies
Sede: Spazio Patio, Facoltà di Architettura e Società, Politecnico di Milano | via Ampère 2 | MM Piola
• Patrizia Di Monte e Ignacio Gravalos, estonoesunsolar/ gravalosdimonte arq (Zaragoza, S)
Introducono: Isabella Inti,DiAP Politecnico di Milano e ass. temporiuso.net
TAVOLA ROTONDA
Modera: Remo Dorigati, vicedirettore DiAP, Politecnico di Milano
• Paolo Giovanni Del Nero, Assessore allo Sviluppo Economico, Formazione e Lavoro, Provincia di Milano
• Daniela Benelli, Assessore all’Area metropolitana, Decentramento e municipalità, Servizi civici, Comune di Milano
• Lucia Castellano, Assessore alla Casa, Demanio e Lavori Pubblici, Comune di Milano
• Elisabetta Bianchessi, NABA, master in paesaggi straordinari
• Cascina Cuccagna
• Lucio Cocconi e Filippo Mascaretti, ASF- Architetti Senza Frontiere
• Gennaro Castellano, Reporting System
• Controprogetto, Milano
• Diego Montrone, Presidente Galdus
Rinfresco per i partecipanti con i prodotti biologici di AIAB-Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica
per approfondire, i siti degli esperti e delle realtà coinvolte: http://gravalosdimonte.com/
http://www.naba.it/site/home/offerta-didattica/master–phd/landscape-design/faculty/elisabetta-bianchessi—marco-scotini.html | http://www.cuccagna.org/portal/IT/handle/?page=homepage | http://www.asfitalia.org/ | http://www.reportingsystem-arte.net/ |
25 09 2012
Secondo giorno: lavoro ai progetti
La mattina inizia con una breve riunione tra i gruppi e prosegue con due lezioni “Infrastrutture e architetture temporanee| Autocostruzione| progettazione partecipata”,a cura di Lucio Cocconi, Filippo Mascaretti di Architetti Senza Frontiere, Davide rampanelli e Teo Prudenziati di Controprogetto e la lezione “Interventi artistici, spazio pubblico e comunità locali”Elena Mocchetti di Hors Commerce . Dopo la pausa pranzo i nove gruppi cominciano a lavorare alle proposte progettuali; nasce il decimo gruppo che si occupa di tutti gli aspetti legati alla comunicazione del workshop, e della realizzazione di eventi e azioni sitespecific nei luoghi studio. A fine giornata ogni gruppo presenta le proprie riflessioni e prime proposte progettuali, accompagnate da disegni e fotografie.
per approfondire ecco i siti degli esperti coinvolti: http://www.asfitalia.org/ | http://www.controprogetto.it/menu.html |http://www.gdapress.it/it/?p=25605
24 09 2012
Primo giorno: i nove edifici
Il workshop Le giornate del riuso temporaneo comincia con una breve introduzione a cura di Giulia Cantaluppi, Andrea Graglia, Isabella Inti con Filippo Ogliani e Caterina Palumbo e una prima lezione “Che cos’è il riuso temporaneo? Strumenti e progetti”, tenuta dalla prof.ssa Isabella Inti agli studenti partecipanti. La lezione descrive e racconta il programma del workshop e i nove edifici (uno per ogni zona di Milano) sui quali i ragazzi svilupperanno dei progetti di riqualificazione e riuso; a seguito della lezione si definiscono i nove gruppi di lavoro, ciascuno dei quali effettua il sopralluogo per visitare l’edificio della zona scelta. Qui di seguito i nove resoconti dei gruppi.
ZONA 1 - Dazio Piazza V Giornate
Ex sede del Rotary Club collocata in Piazza V Giornate.
L’edificio è articolato su due piani fuori terra e uno interrato. Superato il podio di ingresso si accede al piano terra, un locale a doppia altezza all’interno del quale è stato ricavato un piccolo mezzanino. Al piano interrato, illuminato esclusivamente da aperture a bocca di lupo, sono presenti un bagno e una zona bar. Al primo piano abbiamo trovato, oltre ad un locale vuoto, un’area adibita agli impianti e una porta-finestra dalla quale è possibile accedere a una piccola terrazza che si affaccia sulla piazza stessa.
ZONA 2 – palazzine ex cucine, Parco Trotter
È una grande e storica area verde recintata tra viale Monza e via Padova. Nel parco vi sono alcuni padiglioni, che nel loro insieme costituiscono una vera e propria “scuola all’aperto”, la Casa del Sole, per la quale il parco rimane chiuso al pubblico fino alle 16.00. Il vecchio tracciato ad anello dell’ex ippodromo, da cui il luogo prende il nome, è ancora visibile e costituisce il percorso principale del parco.
Il parco si presenta accogliente, curato e molto frequentato, soprattutto nell’orario pomeridiano in cui l’abbiamo visitato: gli utenti principali sembrano essere bambini di svariate nazionalità, accompagnati dalle famiglie; non mancano, tuttavia, gruppi di adolescenti e singoli, quest’ultimi, in certi casi, coinvolti nella gestione di alcuni spazi del parco adibiti a varie attività. Una caratteristica del luogo, infatti, ci è parsa essere la presenza di utilizzi spontanei di alcuni spazi del parco: in un’area sono stati realizzati dei curatissimi community garden, mentre nella ex piscina, ora vuota, abbiamo visto dei campi da pallavolo improvvisati con materiali di recupero. Questi episodi lasciano immaginare un terreno fertile per esperimenti di riuso temporaneo che interessino alcuni spazi del parco, al momento non utilizzati o in abbandono: la centrale termica, l’edificio dell’acqua potabile, le cucine, la piscina e il convitto.
ZONA 3 – Ex studentato Rombon
Ex studentato universitario costruito a fine anni Sessanta di proprietà della Fondazione Cariplo, gestito fino a qualche anno fa dalla Fondazione Vincenziana. Attualmente in stato d’abbandono, a causa delle poche richieste. Può ospitare fino a centocinquanta studenti.
ZONA 4 – ex Palazzine liberty uffici e residenze
Complesso di sei palazzine in stile Liberty in viale Molise costruite ad usofrutto dei dipendenti del macello. Progressivamente abbandonate, sono state successivamente sede dell’Azienda Sanitaria Locale e di altri uffici. Attualmente sono abitate da piccoli nuclei familiari rimasti, mentre la Palazzina della Borsa è occupata dal movimento collettivo Macao.
Durante il sopralluogo siamo stati guidati da due impiegati della Sogemi, l’ingegner Maronati e da un tecnico elettricista; erano anche presenti la Presidente del Consiglio di Zona 4, il Presidente della Commissione Cultura, un consigliere del Movimento Cinquestelle, un rappresentante del Comitato X Milano di Zona 4 e un rappresentante del colletivo studentesco terna sinistrorsa del Politecnico di Milano. Come ultima tappa abbiamo visitato la realtà di Macao.
È un luogo che ha perso la sua identità a causa dell’interruzione delle attività che avvenivano al suo interno e si presenta come un elemento che non dialoga con l’ambiente urbano circostante. L’integrità architettonica e le dimensioni del complesso testimoniano tutt’ora l’importanza commerciale che aveva il sito come principale punto di smistamento carni milanese.
ZONA 5 – Mercato comunale Montegani
Mercato Comunale coperto di via Montegani. Costruito nel 1950 con interventi di manutenzione e rifacimento effettuati all’inizio degli anni Ottanta. Continua a svolgere la sua funzione originaria pur soffrendo della concorrenza della grande distribuzione. Il trenta per cento dello spazio dell’edificio è in disuso. Il contesto di riferimento è il quartiere Stadera.
L’edificio presenta una pianta leggermente trapezoidale e un’organizzazione degli spazi tipica da mercato. La struttura è in cemento armato e il tetto presenta una volta centrale, nascosta da una controsoffittatura in lamiera a 4 m dal suolo, sulla quale è posto l’impianto di illuminazione al neon. A causa della controsoffittatura la luce è prevalentemente di tipo artificiale, anche se rimangono comunque spiragli di quella naturale proveniente da “buchi” nel soffitto posti in alto. Sono presenti un impianto idraulico ed elettrico, ma non ci sono allacciamenti per il gas, né impianti di condizionamento. Abbiamo registrato due banchi in totale stato di abbandono e tre spazi in disuso con serranda abbassata. La manutenzione del mercato è minima ed è affidata ai singoli commercianti, che si occupano di mantenere pulito solo il loro spazio.
Lo spazio del mercato comunale viene frequentato prevalentemente da italiani (pur in un quartiere con molte nuove famiglie e culture alimentari di altri paesi) ed è sottoutilizzato. Si inserisce in una zona a forte presenza multietnica in un contesto degradato di povertà e marginalità sociale. Tra la gente che fruisce del mercato e gli abitanti del quartieri c’è una scarsissima integrazione. Il mercato non offre altre attività oltre alla vendita dei prodotti e gli orari sono davvero limitanti per potenziali attività complementari a quella commerciale.
ZONA 6 - Piscina Argelati
Il complesso Argelati nasce nel 1961 come prima piscina estiva milanese con annessi bagni pubblici. Si colloca nel centro di Milano, a ridosso della storica zona dei due Navigli, nel distretto culturale detto “Mesopotamia” ed accanto a sedi di Accdemie ed Università quali : NABA; Domus Academy, IULM, Bocconi. I Navigli, assieme alle Colonne di San Lorenzo e a Corso di Porta Ticinese sono uno dei poli del divertimento serale milanese.
Le esigenze di chi vive quest’area sono varie e contrapposte, come illustrato da Gabriele Rabaiotti, il Presidente del Consiglio di Zona 6. Da una parte una “fazione” che mira a una “museificazione” dei Navigli, cercando di allontanare la movida notturna. Dall’altra i giovani che richiedono sempre più spazi per la socialità e la cultura. Inoltre resta sempre centrale la tematica dell’integrazione, essendo questa una zona multietnica. La piscina consta di due vasche per la balneazione, un bar e un solarium sulla copertura. La linea curva è la matrice di tutti gli elementi del progetto, ed investe le vasche, l’ingresso, il bar, i servizi igienici, le docce e gli spogliatoi.
Ad oggi la piscina funziona dai primi giorni di giugno ai primi giorni di settembre, restando inutilizzata per la maggior parte dell’anno, e i bagni pubblici , a doppia altezza, sono caduti in disuso. Il corpo in questi ultimi collocati a sx del’ingresso, si trova in una condizione di forte degrado, dovuto ad un abbandono pluritrentennale.
ZONA 7 – Lido di Milano
Si trova in Piazzale Lotto 45 ed è facilmente raggiungibile attraverso la linea rossa della metropolitana.
Sul posto abbiamo incontrato un membro della società di gestione MilanoSport che ci ha guidato nella visita. Il primo edificio che abbiamo visitato è la Rotazione, degli anni ’60, il cui piano terra è adibito ad uffici amministrativi di MilanoSport e a quelli della società di basket Armani Jeans. L’edificio possiede un’inadeguata distribuzione sia spaziale che funzionale; il numero degli spogliatoi è eccessivo rispetto all’utenza effettiva, e insieme all’enorme area centrale in disuso producono una quantità di spazio che potrebbe essere ridimensionata e sfruttata per fini differenti. Inoltre il fatto che solo parte dell’edificio è attivo in periodo invernale provoca dispersioni termiche e necessità di manutenzione superiori.
Successivamente ci siamo recati nella cosiddetta Rotonda, anni ’30, l’unico edificio tra quelli visitati che ha un periodo di funzionamento annuale grazie alla Lidoteca- ludoteca, che offre numerose attività di intrattenimento per i bambini. Lo spazio presenta alcune potenzialità ed è dotato anche di un meccanismo di rotazione di una parte della pavimentazione, ora in disuso, e di ampi terrazzi esterni. All’esterno c’è una piscina immensa che è attiva soltanto durante il periodo estivo, diventando uno spazio inutilizzato durante la stagione invernale. Nell’area a nord-ovest c’è una palazzina anni ’30 di notevole pregio architettonico, ma caduta in totale abbandono, era l’ingresso diretto alla piscina sucessivamente spostato su piazzale Lotto.
ZONA 8 - piazzale della Fabbrica del vapore
Nasce quale centro di produzione di cultura giovanile di Milano.
Siamo stati accolti da un funzionario comunale che ci ha raccontato la storia degli ex-edifici industriali per la produzione di tram e il progetto che ha portato alla ristrutturazione e alla definizione del progetto comunale “Fabbrica del vapore”. Lo scopo dell’amministrazione comunale è quello di creare un luogo dove i giovani possano essere sia protagonisti che fruitori delle attività e degli eventi, uno spazio aperto alle nuove proposte in collegamento con le attività più vitali della città e della scena internazionale. Ci è stato spiegato come questi spazi siano stati assegnati tramite bando pubblico ad operatori, associazioni ed aziende per una durata di dieci anni ad affitto calmierato (senza però dirci i prezzi) e come alcuni spazi, tra cui la piazza, lo spazio “cattedrale” e la “sala delle colonne”, siano destinati ad ospitare eventi temporanei in occasioni particolari.
Nonostante sia uno spazio pubblico abbiamo constatato quanto risulti difficile l’accesso e la fruizione ai residenti del quartiere. Per poter partecipare e vivere la Fabbrica del vapore il Comune di Milano richiede una proposta ufficiale che rientri nelle finalità del progetto. Glia assegnatari degli spazi non si son presentati per raccontare la vita interna e quotidiana negli atelier e laboratori, verranno ricontattati per chieder loro le proposte per usi futuri comuni e aperti alla cittadinanza per i grandi spazi della piazza e della cattedrale.
ZONA 9 – Piscina Scarioni
Piscina gestita da Milano sport, in funzione da giugno a settembre di ogni anno; durante i mesi restanti rimane in disuso. Consta di tre vasche e strutture funzionali allo sport (spogliatoi, rotazione, bagni) e di un edificio di due piani costruito per area bowling, mai utilizzato. C’è un bar, chiuso.
Il nostro sopralluogo ci ha offerto un panorama su una struttura di proprietà pubblica utilizzata molto al di sotto delle proprie possibilità. Chiacchierando con i consiglieri di Zona 9, Gianfranco Tucci e Simona Fregona, oltre che con il responsabile di MilanoSport e Demetrio Crea, vice Presidente di Milano Monkeys (associazione di parkour), abbiamo scoperto che l’impianto soffre di gravi problemi infrastrutturali nonostante una recente ma inefficace ristrutturazione e della difficoltà di gestione in un contesto che è afflitto da grave trascuratezza. L’esistenza di un progetto per la creazione di una palestra per gli sport urbani in sostituzione della già esistente pista da bowling, mai resa operativa, offre tuttavia vari spunti per il riuso temporaneo.